Domani è la Giornata mondiale del Teatro, ma per il secondo anno consecutivo questa ricorrenza vedrà tutte le sale chiuse a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Alla vigilia di questa Giornata, Acri ha organizzato l’evento “Rigenerazione. Nuove sperimentazioni teatrali dentro e fuori il carcere” per presentare Per Aspera ad Astra, un progetto in corso da 3 anni in 12 carceri italiane, che coinvolge circa 250 detenuti in percorsi di formazione artistica e professionale nei mestieri del teatro.
All’evento, con la conduzione di Andrea Delogu, sono intervenuti: Francesco Profumo, presidente di Acri; Bernardo Petralia, Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria; Aniello Arena, attore; Giorgia Cardaci, attrice, vicepresidente Associazione Unita – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. Oltre ad alcuni testimoni del progetto: Enrico Casale, Associazione culturale Scarti; Ibrahima Kandji, attore Compagnia della Fortezza; Micaela Casalboni, Teatro dell’Argine. Per l’occasione è stato proiettato il video di azione collettiva “Uscite dal mondo”, diretto da Armando Punzo, Compagnia della Fortezza, con la drammaturgia musicale di Andrea Salvadori e la partecipazione di tutti i registi delle compagnie che partecipano a Per Aspera ad Astra.
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini, all’ultimo momento impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio: «L’incontro di oggi dimostra quanto il cammino iniziato oltre trent’anni fa da Armando Punzo con la Compagnia della Fortezza al carcere di Volterra abbia dato frutti generosi. E come fosse giusta l’intuizione di fare della cultura una leva potente per un migliore percorso di pena dei detenuti. Domani in tutto il modo si celebrerà il teatro. In Italia doveva essere una giornata di festa, la data di una prima ripartenza. Purtroppo non sarà così. Ma, come dimostra il progetto di formazione artistica nei mestieri del teatro, la cultura ha un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Tanto più per noi italiani che siamo abituati a vivere nell’arte e nella cultura: le nostre città senza teatri e cinema, le nostre piazze senza musica sono più tristi. Così l’Italia non è l’Italia. Ieri era il Dantedì, la giornata nazionale istituita per celebrare Dante Alighieri. Per questo vorrei concludere citando Dante, quando alla fine del lungo viaggio all’Inferno ha detto “e quindi uscimmo a riveder le stelle”. Ecco, arriverà in fretta il momento in cui potremo uscire a rivedere le stelle, in cui tornerà la musica nelle piazze, gli spettacoli teatrali, i festeggiamenti».
Dichiarazione del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia:
«Il DAP continuerà a sostenere e valorizzare, per ora entro i limiti e le inevitabili precauzioni dovute alla pandemia, le tante attività teatrali presenti negli istituti penitenziari italiani, ben conosciute e apprezzate anche all’estero, come dimostrano gli importanti riconoscimenti ottenuti. Il teatro si è rivelato uno dei mezzi più efficaci per collegare realtà carceraria e società civile e per affermare il valore di una pena che sappia offrire alle persone detenute opportunità di formazione, lavoro e crescita culturale. Speriamo solo di poter tornare a farlo presto senza più alcuna limitazione».
Dichiarazione del Presidente di Acri, Francesco Profumo:
«Le Fondazioni di origine bancaria promuovo il progetto Per Aspera ad Astra, perché intendono contribuire a garantire il “diritto alla bellezza” anche alle persone in condizione di privazione della libertà. Troppo spesso il carcere è uno spazio in cui la cultura sembra bandita. Invece, il teatro può contribuire a rigenerare questi spazi, perché può offrire ai detenuti la possibilità di vivere un’esperienza artistica potentissima, in grado di far riscoprire loro tutta la loro umanità, fatta di sogni e di empatia. Inoltre, questo progetto permette ai detenuti di acquisire anche competenze professionali nei mestieri del teatro, da poter utilizzare per il loro reinserimento nella società al termine della pena. Per Aspera ad Astra ha dato vita a un’inedita comunità composta da Fondazioni, compagnie teatrali, detenuti, direzioni e personale delle carceri, che condivide un progetto innovativo e ambizioso».
“Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è un progetto promosso da Acri e sostenuto da 10 Fondazioni di origine bancaria che, dal 2018, sta realizzando in carcere innovativi percorsi di formazione che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici e addetti alle luci. Il progetto è nato dall’esperienza ultra trentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo che, nel corso della sua lunga attività, ha costruito un patrimonio consolidato di buone pratiche, che ora si estende in altre carceri d’Italia.
Per Aspera ad Astra ha dato vita a una rete nazionale di compagnie teatrali che operano nelle carceri e che condividono l’approccio e la metodologia di intervento. L’esperienza condivisa testimonia come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro l’arte e la cultura, lasciando che essa possa esprimersi appieno e compiere una rigenerazione degli individui, favorendo il riscatto personale e avviando percorsi per il pieno reinserimento del detenuto nel mondo esterno. Altro obiettivo di questo intervento è che possa contribuire alla riflessione sulla piena applicazione dell’art. 27 della Costituzione italiana, innescando un processo di ripensamento del carcere, delle sue funzioni e del rapporto tra il personale che vi opera e le persone detenute.
Le carceri e le compagnie teatrali coinvolte nell’edizione 2020/2021 di Per Aspera ad Astra sono: Casa di Reclusione di Volterra (Pi) – Carte Blanche / Compagnia della Fortezza; Casa di Reclusione Milano Opera – Opera Liquida; Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” – Teatro e Società; Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” – Associazione Baccanica; Casa di Reclusione di Vigevano (Pv) – FormAttArt; Casa di Reclusione di Padova – Teatro Stabile del Veneto; Casa Circondariale di La Spezia – Associazione Gli Scarti; Casa Circondariale di Cagliari Uta – Cada Die Teatro; Casa Circondariale di Perugia Capanne – Teatro Stabile dell’Umbria; Casa Circondariale di Bologna “Dozza” – Teatro dell’Argine; Casa di Reclusione di Saluzzo (CN) – Voci Erranti; Casa Circondariale di Genova Marassi – Teatro Necessario.
Per Aspera ad Astra è un progetto promosso da Acri e sostenuto da: Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Con il Sud, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna.
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