La Carta delle Fondazioni del 2012 costituisce un primo passo con cui le Fondazioni di origine bancaria hanno inaugurato il proprio percorso di autodisciplina.
Tale documento rappresenta un vero e proprio “Codice” di autoregolamentazione delle Fondazioni, volontario e al tempo stesso vincolante, ancorché dotato di una mera efficacia “interna” al comparto.
Con esso, le Fondazioni hanno fissato una serie di standard comportamentali condivisi, volti a conferire maggiore organicità al proprio sistema di valori nonché a sistematizzare le best practice più comuni, stratificatesi nel corso della loro attività e riconosciute come più virtuose ed efficaci.
Mediante l’enunciazione dei principi della Carta, ciascuna Fondazione ha rafforzato il presidio della propria responsabile indipendenza ed ha al contempo contribuito a consolidare la propria identità istituzionale rispetto agli altri Settori dell’ordinamento.
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