Terza edizione del convegno “Giovani Lettori, Nuovi Cittadini” promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori e Acri – Firenze, 27 febbraio 2008

E’ stata coronata da grande successo di pubblico e di stampa la terza edizione del convegno nazionale “Giovani Lettori, Nuovi Cittadini”, promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori e dall’Acri quale occasione di confronto ampio sul ruolo che l’informazione e i media, in particolare la carta stampata, possono svolgere a favore della crescita dei giovani. 
La manifestazione, che si è svolta a Firenze il 27 febbraio scorso di fronte a una platea di oltre 350 persone fra autorità, docenti, giornalisti, editori e presidenti di Fondazioni, si è sviluppata attraverso una serie di tavole rotonde, interviste e interventi che hanno fatto il punto sui risultati del progetto “Il Quotidiano in Classe”, promosso dall’Osservatorio, così come emergono da un’indagine Eurisko appositamente commissionata. 
Ne risulta che la lettura dei giornali spinge i ragazzi ad interrogarsi sul mondo che li circonda, consentendo loro di sviluppare una solida coscienza critica. Stimola inoltre la loro curiosità, innestando un circuito virtuoso che li spinge a documentarsi e ad approfondire le tematiche affrontate anche attraverso l’ascolto dei telegiornali, la lettura di libri e di saggi, la partecipazione ad eventi culturali. Ma soprattutto la lettura dei quotidiani sembra portare i giovani ad una maggiore assunzione di responsabilità: dunque li aiuta a crescere e a diventare cittadini. 
“Il Quotidiano in Classe – ha ricordato Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio – vuole dare ai ragazzi uno strumento in più per guardare la realtà con i propri occhi e per ragionarla con la propria testa. In una società che non è più quella del possesso, in cui sei se hai, ma è quella della conoscenza, in cui sei se sai, l’autonomia di pensiero e l’indipendenza di giudizio sono indispensabili per la democrazia”. 
Un concetto questo ribadito anche da Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, che ha detto “La lettura dei giornali contribuisce a spingere i giovani ad interrogarsi sul mondo che li circonda, a comprenderlo meglio e dunque a scegliere con più libertà. Sviluppare in loro una solida coscienza critica è il primo indispensabile passo per renderli parte realmente attiva e consapevole della nostra società, artefici e protagonisti del futuro di questo Paese. È per questo – ha sottolineato confermando l’impegno delle Fondazioni a favore del progetto – che siamo orgogliosi e sempre più motivati a sostenere Il Quotidiano in Classe e, domani, Il Giornale in Ateneo: la nuova iniziativa dell’Osservatorio che intende portare questo discorso di educazione civica anche nelle università”. 
Il presidente del Senato della Repubblica, Franco Marini, ha inviato al convegno un video-messaggio, con il quale ha ricordato le ragioni per cui condivide il progetto. “Debbo dire che l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori – ha dichiarato – sta svolgendo, con il sostegno dell’Acri, un lavoro straordinario. Se penso che 1 milione e 500 mila giovani delle scuole superiori partecipano a questa ora di lezione settimanale per guardare i quotidiani insieme, debbo dire che questo è già un risultato straordinariamente importante. Se vogliamo bene ai nostri giovani dobbiamo fare di tutto per aumentare le occasioni per la loro cultura, perché solo così possono diventare cittadini responsabili, consapevoli e dare un apporto alla nostra vita collettiva, secondo i valori della Costituzione che ora fa sessanta anni”. 
I lavori della giornata sono stati chiusi dal vicepresidente della Commissione Europea, Franco Frattini, che ha detto: “L’esperienza del Quotidiano in Classe, cui si aggiunge quella del Giornale in Ateneo, è un “unicum” nel panorama europeo. L’Osservatorio ha creato l’unico laboratorio in Europa in cui studenti e insegnanti riflettono insieme. E’ un’iniziativa da valorizzare e che ci permette di creare sistema”


Da sinistra: Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio
Permanente Giovani-Editori, e Giuseppe Guzzetti, presidente Acri.


Da sinistra: Andrea Comba, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Torino; Francesco Carrassi, direttore La Nazione; Antonio Paolucci, direttore Musei Vaticani; Gabriello Mancini, presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Antonio Miglio, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano; Roberto Saro, segretario generale Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.


Da sinistra: Dario Di Vico, vicedirettore Corriere della Sera; Ezio Falco, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Maria Latella, direttore A; Carlo Gabbi, presidente Fondazione Cariparma; Matteo Melley, presidente Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia; Giovanni Puglisi, presidente Fondazione Banco di Sicilia; Giancarlo Mazzucca, direttore Quotidiano Nazionale.


Da sinistra: Lorenzo Bini Smaghi, membro Comitato Esecutivo Banca Centrale Europea; Maria Latella, direttore A; Giuseppe Mussari, presidente Banca Monte dei Paschi di Siena.


Da sinistra: Franco Frattini, vicepresidente Commissione Europea, e Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa.


Da sinistra: Vincenzo Marini Marini, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno; Ezio Falco, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Antonio Miglio, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano; Carlo Gabbi, presidente Fondazione Cariparma;


Da sinistra: Giovanni Puglisi, presidente Fondazione Banco di Sicilia; Giuseppe Guzzetti, presidente Acri; Edoardo Speranza, presidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Programma del Convegno