Conoscere la Borsa è un concorso online internazionale, che offre agli studenti delle scuole secondarie superiori la possibilità di investire un capitale virtuale in Borsa. Si tratta di un gioco per avvicinare i giovani al tema dell’educazione finanziaria, attraverso operazioni che vengono eseguite seguendo le quotazioni delle piazze borsistiche reali.
Il concorso si svolge da ormai più di trent’anni e oggi interessa cinque nazioni europee, con il coinvolgimento dell’ESBG, l’associazione europea delle casse di risparmio. Dura undici settimane e l’obiettivo dei partecipanti è aumentare il valore del loro deposito attraverso la compravendita di titoli, con un’attenzione particolare ai ricavi derivati dagli investimenti sostenibili.
In Italia, secondo paese in Europa per numero di partecipanti, il progetto ha riscosso un grande successo con il coinvolgimento nel 2019 di oltre 3mila studenti di quasi 100 scuole. L’iniziativa nel nostro Paese è resa possibile dal coinvolgimento di 10 associate Acri, tra Fondazioni e Casse di Risparmio.
I vincitori nazionali di questa edizione sono tre studenti del Liceo Peano-Pellico di Cuneo: Andrea Castellino, Samuele Milone e Andrea Falco. La situazione di emergenza purtroppo ha reso un poco più amara la vittoria, con la cancellazione dell’evento nazionale a Cuneo ed europeo a Berlino, dove erano previsti momenti formativi e di confronto, oltre alla premiazione dei team vincitori. «Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con altri team concorrenti nella nostra scuola a Cuneo ed è stato uno scambio costruttivo, ci sarebbe piaciuto farlo anche con gli altri partecipanti italiani ed europei».
I tre ragazzi avevano già sentito parlare del progetto, grazie all’impegno del Liceo e dei professori, e hanno deciso di cimentarsi durante il loro ultimo anno di scuola: «È stata un’opportunità per avvicinarsi al mondo della finanza senza rischi, con un gioco che ci ha permesso di sperimentare. Qualcuno di noi aveva già delle nozioni di finanza provenienti dalla famiglia, ma i momenti formativi a cui abbiamo partecipato, prima e durante il concorso, ci sono stati molto utili».
Formazione quindi, ma soprattutto uno spazio sicuro dove mettersi alla prova, a dimostrazione del fatto che unire la teoria alla pratica trova spesso il favore degli studenti e li aiuta a indirizzare le loro scelte future. «Sappiamo che il concorso è un gioco, però ci ha aiutato a vedere il mondo sotto altri aspetti, a capire meglio come funzionano alcune cose, non è detto che lavoreremo nella finanza ma sicuramente continueremo a seguirla, anche senza diventare dei professionisti».
Prima di finire l’intervista i tre ragazzi ci svelano le loro ambizioni per il futuro, solo uno studierà economia, gli altri si divideranno fra medicina e design. Su una cosa sono tutti d’accordo però: «Ci sembra evidente che dopo questa emergenza il modo di investire cambierà. Oggi sappiamo che in alcuni luoghi mancano le mascherine e i macchinari, questo in futuro non potrà più essere possibile. Grazie a questo progetto abbiamo capito ancora meglio quanto la finanza sia centrale nel nostro mondo. In futuro sarà necessario sicuramente avere più attenzione a investimenti nella sanità e nella ricerca, in generale in un sistema più a misura di essere umano».